Guida completa sul Franciacorta DOCG

Lasciamo perdere i paragoni con i nostri cari cugini francesi, che tra Crémant, Blanquette de Limoux e soprattutto Champagne non se la passa affatto male con gli spumanti realizzati con il Metodo Classico (o Méthode Champenoise). Anzi, va riconosciuto che sia proprio lo Champagne il re della categoria.

Ma se ci fermassimo a dare un’occhiata un po’ più approfondita al patrimonio nostrano potremmo davvero riconoscere che in Italia c’è un’abbondanza di grandi spumanti Metodo Classico. Mi vengono in mente tante aziende, come D’Araprì in Puglia, Zamuner e l’Opificio del Pinot Nero in Veneto, solo per citarne alcune. Poi ci sono le denominazioni vere e proprie, le quali sono il centro nevralgico di diversi territori situati nel Nord Italia.

In Piemonte ad esempio non c’è solo il Nebbiolo: è anche la patria dell’Alta Langa DOCG. C’è poi, in Trentino, il mio spumante preferito, ovvero il Trento DOC. Più ad ovest poi troviamo l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, ma rimanendo in Lombardia, è qui che troviamo probabilmente la denominazione più… spumeggiante d’Italia: il Franciacorta DOCG.

Uno dei più famosi vini spumanti del mondo vide la luce per la prima volta nel 1961 grazie a Guido Berlucchi e Franco Ziliani, i quali produssero le prime 3.000 bottiglie di quello che allora era conosciuto come “Pinot [Bianco] di Franciacorta“. Solo 6 anni dopo, lo spumante ottenne la Denominazione di Origine Controllata, mentre nel 1995 è arrivata anche la DOCG, il primo ad ottenere tale denominazione per quanto riguarda gli spumanti Metodo Classico nostrani.

Prima di passare alla guida, vi invito anche a dare un’occhiata al video della visita che ho fatto in Franciacorta da una cantina spettacolare del territorio: Derbusco Cives.

Disclaimer: le informazioni riportate in questa guida sono estrapolate dal sito ufficiale del Consorzio del Franciacorta DOCG, nato “a Corte Franca il 5 marzo 1990 grazie a 29 produttori con lo scopo di garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta. Trasferitosi nel 1993 nell’attuale sede di Erbusco, il Consorzio Franciacorta oggi conta circa 200 soci tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, coinvolti nella filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCGCurtefranca DOC e Sebino IGT”.

Ad esso sono associate 122 cantine, dalle più blasonate Berlucchi, Bellavista, Ca’ del Bosco e Contadi Castaldi, a quelle più piccole come Plozza Ome e Spensierata.

 

TIPOLOGIE

Articolo 1

Denominazioni e vini
1.1. La Denominazione d’Origine Controllata e Garantita “Franciacorta”, è riservata al vino ottenuto esclusivamente con la rifermentazione in bottiglia e la separazione del deposito mediante sboccatura, rispondente alle condizioni e ai requisiti prescritti dal presente disciplinare di produzione.

1.2. Le tipologie ammesse sono di seguito descritte:

  • Franciacorta”;
  • FranciacortaSatèn;
  • FranciacortaRosé.

Ad esse, inoltre, vanno aggiunte altre due, da integrare eventualmente alle tre principali:

  • Franciacorta Millesimato“, il quale indica che “il vino proviene per almeno 85% da un’unica annata. Il Millesimato si produce quando l’annata è particolarmente qualitativa e si valorizza con degli affinamenti più lunghi di quelli dell’assemblaggio (i Franciacorta non millesimati). Deve effettuare almeno 30 mesi di affinamento sui lieviti”.
  • Franciacorta Riserva“,  riferito a vini “Millesimati dalla particolare eccellenza qualitativa che per esprimere al massimo le loro doti olfattive e gustative, devono rimanere in sosta sui lieviti per molti anni. Il Disciplinare impone almeno 60 mesi di affinamento sui lieviti”.

METODO PRODUTTIVO

Il Franciacorta è prodotto con uve ChardonnayPinot Nero e Pinot Bianco, quest’ultimo consentito fino a un massimo del 50%.  Recentemente è stata introdotta una nuova uva, l’Erbamat, presente nel Franciacorta nella percentuale massima del 10%.

I vigneti della Franciacorta hanno una resa massima di 120 quintali di uva a ettaro e la vendemmia, effettuata obbligatoriamente a mano, si svolge, a seconda delle annate, tra la prima decade di agosto e la prima di settembre.

Dalla soffice spremitura delle uve si ottiene il mosto-fiore per la produzione delle basi Franciacorta, le quali a primavera vanno a formare la cuvée.

All’interno delle vasche avviene la prima fermentazione e in primavera i produttori creano le cuveé unendo i mosti provenienti da diversi vitigni, vigneti e vendemmie.

Dopo l’assemblamento della cuvée, al vino imbottigliato vengono aggiunti zucchero e lieviti che svolgeranno la seconda, lenta, rifermentazione del vino.

Dopo il tiraggio, le bottiglie vengono sigillate con un tappo a corona e accatastate in posizione orizzontale nelle cantine, dove affineranno per molto tempo a contatto con i lieviti.

Dopo il periodo di affinamento, le bottiglie che sono rimaste accatastate per diversi mesi, vengono poste su dei cavalletti inclinati chiamati pupitresgiornalmente vengono ruotate per veicolare il sedimento verso il collo della bottiglia.

Il tappo a corona viene rimosso e si aggiunge lo “sciroppo di dosaggio” composto da vino base Franciacorta e zucchero in quantità tale da determinare la tipologia di gusto dei Franciacorta, Dosaggio zero, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Demi-sec. Per il Franciacorta Pas Dosé viene aggiunto solo vino base.

Prima della commercializzazione, sulle bottiglie di Franciacorta viene apposto il contrassegno di Stato a garanzia dell’origine e della qualità.

 

VITIGNI

Articolo 2 del Disciplinare di Produzione

Base ampelografica
2.1. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Franciacorta”, deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Chardonnay e/o Pinot Nero. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve del vitigno Pinot Bianco, fino ad un massimo del 50% e le uve del vitigno Erbamat fino ad un massimo del 10%.

2.2. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “FranciacortaRosé, deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: Chardonnay fino ad un massimo del 65%; Pinot Nero per almeno il 35%. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve del vitigno Pinot Bianco fino ad un massimo del 50% e le uve del vitigno Erbamat fino ad un massimo del 10%.

2.3. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “FranciacortaSatèn deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi nell’ambito aziendale la seguente composizione ampelografica: Chardonnay minimo 50%. Può concorrere alla produzione di detto vino il vitigno Pinot Bianco fino ad un massimo del 50%.

ZONA DI PRODUZIONE

La zona di produzione delle uve, destinate alla elaborazione del vino a denominazione di origine controllata e garantita “Franciacorta”, ricade nella provincia di Brescia e comprende i terreni vocati alla qualità di tutto il territorio dei comuni di Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Cortefranca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d’Iseo, Cellatica e Gussago, nonché la parte del territorio dei comuni di Cologne, Coccaglio, Rovato e Cazzago S. Martino che si trova a nord delle ex strade statali n. 573 e n. 11 e parte del territorio del comune di Brescia.

AFFINAMENTO

5.6 Tempi minimi di affinamento.
I vini a partire dalla data del tiraggio (imbottigliamento) iniziano un periodo minimo obbligatorio di affinamento sui lieviti, fino alla sboccatura, così indicato:
Durata minima in mesi:
– “Franciacorta” 18;
– “Franciacorta” Rosé 24;
– “Franciacorta” Satèn 24;
– “Franciacorta” millesimato, “Franciacorta” Rosé millesimato “Franciacorta” Satèn millesimato 30;
– “Franciacorta” riserva, “Franciacorta” Rosé riserva, “Franciacorta” Satèn riserva 60.
Le operazioni di tiraggio possono iniziare dal 1° febbraio successivo alla vendemmia dalla quale è stato ricavato il vino base più giovane.

 

DOSAGGI

Le diverse tipologie di Franciacorta sono caratterizzate dalla diversa quantità dello sciroppo di dosaggio aggiunto dopo la sboccatura. A seconda della quantità di residuo zuccherino si ottengono le diverse tipologie di Franciacorta:

  • Dosaggio Zero: Zucchero fino a 3 g/l
  • Extra Brut: Zucchero inferiore a 6 g/l
  • Brut: Zucchero inferiore a 12 g/l
  • Extra Dry: Zucchero 12-17 g/l
  • Sec o Dry: Zucchero 17-32 g/l
  • Demi Sec: Zucchero 33-50 g/l

ABBINAMENTI

FRANCIACORTA NON DOSATO

  • Cotolette del Lago D’Iseo con Pesce Persico
  • Insalata di Luccio con finocchietto Fresco
  • Guancina di maiale con salsa verde
  • Manzo all’olio

FRANCIACORTA EXTRA BRUT

  • Anguilla ripiena alla clusanese
  • Coregone con polenta
  • Tagliatelle al ragù di lago
  • Cous Cous alle verdure

FRANCIACORTA NON DOSATO e EXTRA BRUT

  • Crudo o fritto di pesce
  • Pesce di lago
  • Carni bianche, anche rosse come guanciale di maiale o manzo all’olio
  • Formaggi anche stagionati

FRANCIACORTA BRUT

  • Salumi
  • Formaggi freschi e grassi, di media stagionatura
  • Primi piatti a base di pesce
  • Polenta con Bagòss
  • Ravioli di tinca ripiena
  • Lasagnetta al ragù bianco

FRANCIACORTA EXTRA DRY

  • Spaghetti alle vongole
  • Frittura di paranza
  • Lasagnetta con fonduta di parmigiano
  • Arrotolato con crudo, fontina e zucchine

FRANCIACORTA DRY

  • Torta di rose
  • Robiolina con le noci
  • Pennette con crema di melanzane e ricotta salata
  • Flan di spinaci e taleggio

FRANCIACORTA EXTRA DRY e SEC

  • Crostacei
  • Crudité di pesce
  • Formaggi di media stagionatura
  • Dolci secchi, con frutta secca

FRANCIACORTA DEMI-SEC

  • Fine pasto con formaggi freschi a pasta molle
  • Dolci lievitati e secchi
  • Crostate di frutta
  • Bossolà (dolce tipico tradizionale natalizio della provincia di Brescia)
  • Sbrisolona
  • Crostatina con frutta secca
  • Formaggi con una lieve nota piccante

 

Qualora voleste approfondire nel minimo dettaglio la composizione del Franciacorta DOCG, vi invito a leggere il disciplinare all’interno del sito web del consorzio, che trovate qui: https://franciacorta.wine/it/consorzio/disciplinare/

Inoltre, ogni anno a metà settembre, si svolge sul territorio il Festival del Franciacorta in Cantina, una kermesse che spero a breve di poter presenziare personalmente.

Fino ad allora, uno spumeggiante calice per tutti voi!

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